HANS DETTO "EL GRETEL"
Hans detto “El Gretel” è un testo di teatro ragazzi che rivista in modo originale ed in chiave moderna la nota favola di Hansel e Gretel, ambientato nell’attualissima cornice del flusso migratorio dal Sud America negli Stati Uniti, dove ancora oggi bambini disperati ed affamati vengono messi in gabbia e dalle cui sbarre vedono da lontano il miraggio dell'abbondanza smisurata di cibo. Ecco che l’ignoto oltre il bosco nell’originale diventa un muro, la casetta di marzapane un fastfood e la vecchia fattucchiera la Strega del Consumismo. Hans detto “El Gretel” vuole essere una riflessione sul tema della fame e della non equa distribuzione del cibo nel mondo, rivolto alle nuove generazioni, stimolando in loro l’importanza di costantemente creare parallelismi con gli archetipi contenuti nelle favole con ciò che li circonda nel mondo a loro attuale. In scena tre personaggi: Hans un bambino migrante di nome Juan separato dai genitori e messo in gabbia all’ingrasso; La Strega, l’antieroe per eccellenza autrice della costruzione del muro e del piano di “tenere fuori gli Altri” dal suo paese; Spalla, il suo aiutante che, come tutte le spalle degli antagonisti, è il più oppresso di tutti, ancor più di coloro che aiuta a reprimere. Durante il corso della storia verranno seminate lettere dell’alfabeto come le briciole che Hansel e Gretel lasciano dietro di sé nell’originale, allo stesso modo in cui il Consumismo dissemina la fame nel mondo. Di fatti, le lettere solo alla fine dell’opera, una volta disseminati tutti, comporranno la parola F-A-M-E. Hans detto “El Gretel” solleva nel giovane pubblico il porsi le domanda su cos’è: la libertà, la giustizia, l’eroismo, la rivoluzione, su perché nel mondo c’è chi non ha da mangiare, sullo spreco del cibo, e perché si costruiscono muri, sia reali che virtuali per tenere gli Altri fuori dalle nostre vite.
Testo e Regia Fiorenza Montanari
Con Fiorenza Montanari
Andrea Quatrini
Mattia Renzi
Costumi e Scenografie
Fiorenza Montanari
light design Andrea Quatrini
Operatore Tecnico Davide Ferri
Foto Claudia Plebani