LA CASA AZZURRA
In un clima al confine tra il sogno e la realtà La Casa Azzurra s’ispira alla vita e le opere di Frida Kahlo. In scena la pittrice messicana dialoga/ balla in una vorticosa danza macabra a ritmo di carillon con il suo alter-ego, la sua "migliore amica immaginaria", la sua parte maschile, punto esterno di osservazione di sé stessa, la bestia ed ombra che l’ha sempre affiancata in vita e l’unica ad essergli stata veramente fedele: la Morte. Vedremo Frida sia in veste di giocatrice, che in qualche modo conduce le regole del gioco con la Morte, sua avversaria/amica, ma anche in veste di oggetto del gioco, fragile bambolina di porcellana fatta per essere agghindata ed esibita. In questa esorcizzazione dai suoi fantasmi, le sue intime emozioni e ossessioni prendono forma in un susseguirsi di immagini legate agli eventi più traumatici della sua vita: il terribile incidente avuto mentre viaggiava su di un autobus, il travagliato rapporto con il marito, la mancata maternità. Lo spettacolo trasforma così lo spazio teatrale in un mondo vibrante, ricco d’immagini forti ispirati ai suoi quadri, nell'intento di dare allo spettatore la sensazione di sfogliare le pagine segrete del diario di una donna extra-ordinaria, spiandone antiche memorie, profonde emozioni, manie e dolori. A fare da cornice a questo gioco di bambole sarà infatti una "casetta per le bambole", la sua celebre Casa Azul: il suo studio, la sua prigione, il suo tempio, la sua tomba, il salotto in cui accoglieva celebri personaggi del ‘900… azzurro come il cielo, un cielo limpido come lei avrebbe voluto essere ed in cui poter volare libera e spensierata.
Nel 2016 lo spettacolo ha partecipato alla rassegna Teatro Km 0 presso il teatro G. Leopardi di Porto San Giorgio (Fm).
testo e regia Fiorenza Montanari
con Fiorenza Montanari
Andrea Quatrini
costumi Paula Metallo
light design Andrea Quatrini
Foto e video Foto Candolfi