OR...LANDO?
Or… Lando? è uno spettacolo teatrale in due atti liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Virginia Woolf. In scena due attori, un uomo ed una donna. Un unico nome: Orlando. Un albero: una quercia secolare che da muto testimone assiste alla vicenda che ricopre quasi 400 anni di storia inglese. Un unico sogno: diventare poeta e trovare l’amore vero. Una scrivania: l’unica cosa che si trova in scena e fa da magico tappeto volante alla vicenda, trasportando i personaggi attraverso i secoli, fino a quasi i giorni nostri. Un manoscritto, inizialmente redatto con inchiostro e piuma d’oca, poi da penne, matite, fino ad essere concluso centinaia di anni dopo da una macchina da scrivere. Le mani che lo hanno scritto, bè, le stesse due, per più di trecento anni, ma con una particolarità… al suo inizio erano mani d’uomo e alla sua conclusione di donna. Lo spettacolo è una scintillante concatenazione di eventi su di uno sfondo storico che ha i colori di volta in volta comici e cupi. Sfondo bianco, come le pagine del manoscritto, come la neve del grande gelo del rinascimento inglese, come i lenzuoli che ricoprono i mobili di una tenuta abbandonata da secoli. L’intero palco è avvolto da questo bianco che verrà colorato dal susseguirsi ritmato della vicenda vissuta dal protagonista. Al centro del racconto vi è per l’appunto la figura di Orlando, un giovane aspirante poeta contemporaneo a Shakespeare che in seguito ad una delusione d’amore cade in un profondo sonno, al cui risveglio si trova trasformato in donna. Dal momento in cui riapre gli occhi, non solo vive il mondo attraverso il corpo femminile, ma il tempo intorno a lui sfreccia in modo talmente veloce che si ritrova catapultato dal rinascimento al 1928. Un viaggio fantastico non solo all’interno di Orlando, ma anche attraverso i secoli: il tempo necessario perché egli possa trovare l’amore vero e realizzarsi come poeta… ma nei panni di una donna. Or…Lando?, non solo omaggia una grande opera di una grande scrittrice del novecento, ma coglie l’occasione di riflettere sulla questione del genere e della parità dei sessi, che purtroppo ancora oggi, dopo quasi un secolo dalla sua scrittura, non sembra aver fatto molti passi in avanti.
testo e regia Fiorenza Montanari
con Fiorenza Montanari
Andrea Quatrini
costumi Strass
light design Andrea Quatrini
Foto Gabriele Pavani
Claudia Plebani